Cassa di Risparmio di Volterra rende noto che il Tribunale del Lavoro di Pisa, dopo l’udienza dello scorso 13/7/22, ha rigettato oggi il ricorso per comportamento antisindacale promosso dalle OO.SS., spese secondo soccombenza.
Il Tribunale ha ritenuto che la condotta tenuta dalla Cassa di Risparmio di Volterra, nella nota trattativa in corso da oltre 6 mesi, sia sempre stata legittima e non abbia avuto natura antisindacale. Nell’ambito della negoziazione sul nuovo Contratto Integrativo Aziendale, esercitando il recesso sia dall’accordo sindacale di adesione al Fondo Previbank che da quattro accordi di secondo livello, la CRV ha esercitato una legittima facoltà e l’ha fatto con modalità non contrarie alla buona fede negoziale, né vi è stato l’esercizio di alcun abuso del diritto.
Durante l’udienza CRV, assistita dall’Avv. Donatella Cungi e dall’Avv. Luca Marra, ha ampiamente illustrato la linearità del comportamento tenuto nel corso delle trattative e la liceità e legittimità delle azioni adottate dalla Cassa, che ha come unico obiettivo quello di concludere un CIA sostenibile e duraturo per i dipendenti.
La decisione conferma, quindi, quanto da sempre sostenuto dall’azienda, ovvero che sia indispensabile intraprendere un percorso di rinnovamento ed aggiornamento di accordi non più attuali né sostenibili economicamente, anche considerato l’attuale contesto di mercato, senza alcun intento di ledere né il sindacato né i lavoratori, ma anzi con la volontà di porre insieme le basi per un futuro più solido per la Cassa, valorizzando il passato ma senza restarne imbrigliati.
Il capitale umano resta il più grande valore e la principale risorsa per la banca, per questo la CRV, sgombrato il campo da ogni dubbio sulla sua buona fede contrattuale, invita di nuovo le OO.SS. a risedersi al tavolo delle trattative senza alcun pregiudizio per un dibattito costruttivo da tenersi nelle sedi opportune e con toni pacati.